Il mio adorato pentolino rosso Staub è fonte di continue ispirazioni culinarie. Le sue caratteristiche naturali, ovvero la sua essenza in ghisa lo porta ad essere portentoso per le lunghe cotture a fiamma bassissima, ma non solo. Il suo aspetto fiammante lo rende un caldo elemento d’arredo nella mia cucina bianca, lucida e moderna. La sua forma classica è in netto contrasto con l’allegra famigliola di pentole e pentolini che animano la mia kitchen, ma Lui è il mio preferito. Anche se non posso dirlo troppo ad alta voce in quanto le altre potrebbero offendersi. Devo comunque ammettere che i sughetti (e ne ho provati diversi) hanno un non so che di così particolare se cotti al suo interno. Nei prossimi mesi spero di condividerli con voi. Per ora riposano nel mio archivio.
Oggi vorrei iniziare con un classico della cucina italiana ed il colore rosso dello smalto non fa altro che abbinarsi perfettamente alle tonalità del pomodoro. Un sughetto del tutto made in Italy che nasce a Rieti e per l’esattezza ad Amatrice, una piccola cittadina Laziale al confine con l’Abruzzo. La tradizione narra che fosse il pasto che veniva consumato dai pastori ed inizialmente era solo a base di pasta essiccata, pecorino, pepe nero, guanciale e strutto. In origine la ricetta non prevedeva la presenza del pomodoro, che venne introdotto solo dopo la scoperta dell’America e quindi la sua introduzione sulle tavole europee. Anche se la ricetta originale prevede l’esclusivo utilizzo degli spaghetti, io ho preferito utilizzare i bucatini. Giusto per andare un po’ controcorrente. Infine vista la corposità del guanciale ho utilizzato un solo cucchiaio di olio extravergine di oliva per il soffritto e non lo strutto come nelle versioni più classiche.
400 gr di Bucatini
200 gr di Guanciale (non la pancetta)
500 gr di Polpa di pomodoro fresco
150 gr di Pecorino di Amatrice
Sale grosso, Pepe e 1 Peperoncino fresco
Olio Extravergine di Oliva
Eliminate la cotenna del guanciale e tagliatelo a striscioline. Ponete un cucchiaio di olio nella vostra cocotte Staub. Unite il guanciale e fate rosolare per qualche minuto con il peperoncino. Il guanciale non dovrà ne stufare e neppure abbrustolire. La giusta cottura si otterrà quando le striscioline avranno assunto un colore giallo dorato. Aggiungendo il pomodoro la rosolatura si interromperà. Cuocete per circa 20 minuti a fiamma molto bassa e chiudendo con il coperchio. Girate con un cucchiaio di tanto in tanto fino a quando il vostro sugo non avrà raggiunto la giusta densità. Eliminate il peperoncino a cottura ultimata. Nel frattempo fate cuocere in abbondante acqua salata i bucatini. Una volta cotti, scolateli possibilmente al dente ed uniteli al sugo aggiungendo anche il pecorino. Lasciate che il sugo avvolga i bucatini e fate riposare per circa 1 minuto. Terminate con una macinata di pepe nero e a piacere con altro pecorino.
Vi auguro un buon inizio settimana,
Carolina
Le foto sono sensazionali e la ricetta si sa… è favolosa!!
RispondiEliminaUn primo piatto classico ma sempre ben accetto!
RispondiEliminaVedo che anche tu non metti né cipolla né aglio. Assolutamente d'accordo!
RispondiEliminaottimo piatto e bellissima pentola!
RispondiEliminaUn primo piatto che adoro e presentato in quella meravigliosa pentola acquista certamente valore!! Un bacione!
RispondiElimina@ Zonzolando - La ricetta è una bomba...hai ragione, si sa...Ed il mio Personal Photographer sarà felissimo di sapere che hai apprezzato i suoi scatti...
RispondiElimina@ Ciao Francesca, Grazie!! E' un super classico, ma durante queste fredde giornate ci sta bene e possiamo concedercelo !!! :)
@ Cara Nicole...sì...non ho fatto il classico soffrittino con cipolla in quanto il guanciale rilascia e sprigiona tutto il suo sapore durante la cottura...Ciao ciao
@ Grazie Lalina, se sempre carinissima !!!
@ Ciao Patty...hai ragione, ha tutto un suo fascino nel mio brillante "pentolino" rosso ... ed in realtà è una Signora Cocotte francese!!! :)
Hanno un aspetto magnifico, un classico sempre graditissimo. grazie per essere passata da noi, ti seguiamo con piacere.A presto
RispondiEliminaCon Questo piatto non si sbaglia mai! Ancora grazie per essere passata a farci visita!
RispondiEliminaquesto piatto dentro la ghisa non l'avevo mai visto...non si finisce mai di imparare! che dire? bellissimo!! io ero rimasta allo spezzatino e al coniglio :DD
RispondiEliminaps. che belle foto che fai, io non ci riesco mica!!
piacere di conoscerti a presto
ciao
Valeria
Buonissima la pasta in questo modo.....e dentro quella pentola fa un figurone!! Ciao
RispondiEliminaun classico vestito a festa in quella "signora" pentola!
RispondiElimina@ Ciao Amiche in Cucina, la vostra passione in comune mi piace molto: progetti da condividere, idee da elaborare e nuovi piatti da sperimentare !! Anche io vi seguo, grazie e a presto...
RispondiElimina@ Licia, Grazie a te per aver condiviso questa ricetta !!!
@ Cara Valeria, mi fa piacere trovarti qui e sapere che mio marito ed io non siamo gli unici matti ad aver intrapreso un percorso alternativo: noi abbiamo unito le nostre passioni Cucina e Fotografia e questo è il risultato, sempre in evoluzione !!! Grazie per il tuo messaggio ... infatti...ho sperimentato ed il risultato è stato eccellente !!! A presto...
@ Ciao Alessandra, anche l'occhio vuole la sua parte !!! :)
che bontà questa pasta, è bello fare ritorno ai classici ogni tanto, vero?
RispondiEliminahai ragione, certe pentole ispirano e posso ben capire che questa ti ispiri! buon we, Vale
Cara Vale, hai ragione...ogni tanti ci vuole e poi diciamoci la verità sono proprio quelle ricette che non si dimenticano mai e che quando non sappiamo cosa fare riproponiamo con grande successo !!! :) Ciao Ciao
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