Come potete ben immaginare quando il giorno di San Ventino cade infra-settimanale per organizzare una cenetta a regola d'arte le opzioni nel mio caso sono solo due:
- prendere un giorno di ferie per organizzarmi al meglio spesa, preparazioni culinarie ed l'allestimento della tavola
- posticipare il festeggiamento.
Ho optato per la seconda opzione. Sabato scorso ho improvvisato quello che vedete nelle immagini in quanto è stata una giornata abbastanza movimentata.
La mattinata è volata tra sistemazione della casa (che non è mai comunque completamente in ordine), colazione con i bambini (briciole ovunque e via quindi con un'ulteriore pulizia), collocamento bambini dai nonni e di corsa per il brunch a Milano "Per Tutti i Gusti", rientro a casa, recupero della prole e fuga con loro al supermercato, visto che purtroppo la mia fedele bancarella del pesce al mercato aveva già chiuso.
Davanti al bancone ghiacciato del pesce fresco, le idee, gli ingredienti e le ricette hanno iniziato a ronzarmi nella testa come un'ape alla ricerca del polline su un fiore di lavanda ... poi ho avuto l'illuminazione (e l'ape si è posata). Gli astici si muovevano lenti nell'acquario, che è tappa fissa durante le nostre gite al supermercato. Andrea e Sofia immancabilmente meravigliati di fronte alle grosse chele e alle lunghe antenne. Selezionato l'esemplare, insacchettato e prezzato. Ho aggiunto alla lista pomodorini freschi, una cipolla rossa ed una bottiglia di vino bianco.
Destinazione -> home sweet home.
Ingredienti per la cottura dell’astice
1 astice – 1 kg circa per due persone
Una foglia di alloro
Qualche ciuffetto di prezzemolo
Un cucchiaio di sale grosso
Un quarto di limone
Sedano un pezzetto
Vino bianco
Devo ammettere che l'impresa è stata inizialmente ardua. Dopo qualche tentennamento, ho preso coraggio: ho disposto l’astice in una grande pentola, ho aggiunto tanta acqua fino a coprirlo, ho unito un cucchiaio di sale grosso, un quarto di limone, una foglia di alloro , del sedano, qualche foglia di prezzemolo ed un goccio di vino bianco. Ho acceso il fuoco a fiamma viva, ho chiuso con il coperchio e ho fatto cuocere l’astice per circa 20 minuti.
Nel frattempo ho preparato il sughetto di pomodoro
Ingredienti per il sughetto di pomodoro
500 gr di pomodorini pizzutello
400 gr di polpa finissima di pomodoro
250 gr di passata di pomodoro
1 cipolla rossa
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Un pizzico di paprica oppure peperoncino in polvere
2 gr di zafferano in pistilli oppure in polvere
Sale
Ho lavato i pomodorini,incisi e tuffati in acqua bollente per qualche minuto, privati della pelle e dei semini e tagliati a pezzetti. Ho posto l’olio nella "Cocotte Staub", ho acceso a fiamma viva ed ho unito la cipolla finemente tagliata ed i pomodorini, la polpa e la passata. Ho abbassato la fiamma, ho aggiunto un pizzico di sale e ho lasciato cuocere per circa 20 minuti.
Trascorso il tempo di cottura, l’astice ha assunto un colore rosso acceso con sfumature arancio. Una meraviglia. L’ho estratto dal brodo di cottura e l’ho lasciato raffreddare per qualche istante. Con le forbici da cucina ho tagliato la pellicina posta sul ventre, l’ho sollevata ed ho estratto la polpa. Ho eliminato il sacchetto grigio contenente la sabbia e il filo nero posto su tutto il dorso. Ho diviso il carapace a pezzetti. Ho poi aperto le chele ed estratto tutta la polpa. Ho tagliato a pezzi (non piccolissimi) la polpa e l’ho tuffata nel sughetto di pomodoro. Ho aggiunto un pizzico di paprica e lo zafferano. Ho lasciato cuocere, ammorbidire ed insaporire l’astice per circa 15 minuti.
Una volta cotta, la nostra Caldereta è stata servita in piatti fondi ed ovali ed accompagnata da leggere focaccine fatte in casa … con il solo scopo di fare la scarpetta !!!
Della zuppa nel piatto e delle focaccine … nessuna traccia !!!
Il profumino era talmente delizioso che il fotografo ha pensato bene di tenerla al calduccio nella ghisa, scattare qualche immagine e poi sedersi a tavola … come dargli torto !!!
I tempi di preparazione non sono eccessivi ed il risultato è veramente gustoso.
Un unico consiglio: cuocete l’astice con gli elastici protettivi posti sulle chele. Andrete a toglierli solo quando sarà cotto !!!
Carolina
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"La ricchezza e la forza dei sapori, acidità e speziatura del sughetto, dolcezza dell'astice hanno bisogno, per essere bilanciate, dell'unione e forza di ben 4 vitigni delle Dolomiti dell'Alto Adige: il profumo e la suadenza del Sauvignon, la struttura e corposità dello Chardonnay e Pinot Bianco cucite e ricamate dall'aromatica dolcezza del Moscato giallo. Un bel vino simpatico e facile da bere con soddisfazione, con un nome diverso che lo fa ricordare e già lo descrive: 448 s.l.m. Cuvèe delle Cantine Girlan ~ Südtirol · Alto Adige"
In collaborazione con Daniele dell'Enoteca Frattolillo