sabato 31 dicembre 2011

Semplicemente Jamon Serrano

Spero abbiate trascorso un sereno Santo Natale. Per noi lo è stato: pranzi e cene con i familiari piu' stretti davanti al camino acceso e sotto le luce dell'albero illuminato.

Con sorpresa abbiamo ricevuto un inaspettato cadeaux gastronomico.

Luogo d'origine: Spagna.

Il pacco dono si presentava abbastanza ingombrante e dal peso non indifferente.

Ecco a voi quindi in tutto il suo splendore: un cosciotto di Jamon Serrano stretto nella sua morsa porta prosciutto "Jamonero".




Spero le immagini possano trasmettere il suo profumo ed il suo gusto particolare …

Armati di tanta precisione abbiamo dato inizio all'opera: armati di un affilatissimo coltello Zwilling, siamo riusciti a fare un lavoro a regola d'arte.




Oggi a distanza di qualche giorno dal Natale ci risulta ancora difficile non passare vicino a questa delizia senza concederci una fettina.




Ora torno ai preparativi. Gli ospiti a breve arriveranno.

Vi auguro trascorrere una felice serata e Buon inizio Anno a tutti voi !!!

Carolina


venerdì 23 dicembre 2011

Calamaretti tiepidi, Lime & Erba Cipollina

Buondì ...

Siete pronti con i preparativi?

Ci attendono giornate frenetiche alla ricerca dell'ultimo regalo e magari di una ricetta insolita da presentare durante il tanto atteso Pranzo di Natale.

Oggi vi racconto di una ricettina nata per caso ... dai tempi di cottura rapidissimi ma dal gusto fresco e particolare! 




Come potete intuire non ho molto tempo per dilungarmi ... mi attendono ancora: la grande spesa pre-natalizia al supermercato, la cottura di biscottini e dolcetti da donare, la casa da riordinare ed allestire, la tavola da imbandire e tutti (e ribadisco tutti) i regali da impacchettare !!!

Scappo e corro ... non manca molto... e sono già in ritardo !!!

Dosi per 4 persone
800 gr di calamaretti freschi
2 Lime
Erba Cipollina
Sale in grani
Vino bianco q.b.
Olio Extra vergine q.b.


Pulite i calamaretti. Separate i tentacoli e svuotate i calamaretti di tutte le impurità.

Lavateli sotto l'acqua corrente e tagliateli ad anelli in senso obliquo.

Semplicemente saltateli in padella per qualche minuto irrorandoli con del vino bianco, che farete evaporare e qualche spicchio di lime.




Quando cotti (saranno teneri e morbidi) salateli con una macinata di sale grosso, conditeli con un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva, qualche fettina di lime appena tagliata ed una manciata di erba cipollina finemente tagliata.




Servite in coppe di vetro, decorate con fettine di lime e servite.

A presto,

Carolina

martedì 20 dicembre 2011

Mantecato Gamberi e Melograno

Mercoledì 7 Dicembre Chiara e Nicola, carissimi amici, si sono promessi sposi.

Hanno pronunciato il loro "Si" nella Chiesa storica del nostro paesino.

In una cornice storica hanno accolto parenti ed amici.

Un breve viaggio ci ha condotti sul lago di Como.

L' affascinante castello di Pomerio ci ha accolti tra le sale affrescate, i soffitti in legno ed i camini accesi.

Il richiamo al Natale era vivo e sentito. 

Le lanterne in legno naturale accese creavano una calda atmosfera ed i grandi camini accesi, decorati con ghirlande di pino verde e fiocchetti colorati sui toni del rosso scaldavano i nostri cuori.

Un Albero di Natale acceso ed illuminato ha reso felici i piccoli ospiti, incuriositi dalla storica location e dai passaggi "segreti" che conducevano da una sala all'altra.

Oggi vorrei ricondurvi proprio a quel giorno riproponendo uno dei piatti scelti dagli sposi per gli ospiti.

Ho apprezzato l'accostamento, il servizio e la realizzazione della ricetta.

Oggi, per voi, la mia versione - home made e con dosi formato Family !!!




Dosi per 4 persone
250 gr di riso Carnaroli
500 gr di Gamberi grigi (solo code)
1/2 lt di Brodo vegetale
mezzo bicchiere di Prosecco Extra Dry
1 Melograno
Sale q.b.
Burro chiarificato q.b. (circa 30 gr)
Olio extra vergine di oliva (3 cucchiai)


Preparate il brodo vegetale, possibilmente con verdure fresche (carota, patata, cipolla, sedano, una foglia di alloro, sale grosso).
Preparate anche i gamberi: lavateli, sgusciateli ed eliminate il filo nero.
In un ampio tegame, ponete i cucchiai di olio ed a fiamma viva aggiungete tutti i gamberi.
Cuoceteli per un paio di minuti, salandoli leggermente con del sale grosso.
Lasciatene solo alcuni nel tegame e tenete da parte i restanti.
Aggiungete il riso ed a fiamma viva unite il Prosecco e fate sfumare.
Abbassate la fiamma ed iniziate la cottura del riso a fiamma bassa aggiungendo a poco a poco il brodo.
Unite del sale durante la cottura se necessario. Solo quando mancano pochi minuti al termine della cottura, unite i restanti gamberi.
Spegnete la fiamma e mantecate con il burro.
Dividete il melograno a metà, estraete i frutti.
Impiattate il vostro riso con i gamberi e copargete con i chicchi rossi di melograno.




E' da provare...fidatevi !!!

A presto e dimenticavo ... Grazie ancore e Buon Natale Sposini !!!

Carolina

venerdì 16 dicembre 2011

Cucinare un Gesto d'Amore

Caramelle di Salmone

Ecco a voi la mia prima Raccolta di Ricette.
Non si tratta di un file virtuale e sfogliabile online, ma sono pagine concrete dalle quali spero emerga la mia passione per la cucina e l'entusiasmo con cui ho dato inizio ai corsi che tengo per bambini.

Dall'esperienza nata lo scorso anno, un po' per gioco e con la speranza che potesse piacere, oggi nasce:




Un quaderno di ricette, alcune delle quali sono state presentate e realizzate durante i primi incontri tenuti lo scorso anno presso la Scuola dell'Infanzia Rossetti Martorelli (Dairago), accompagnate da immagini chiare e pensate per i più piccini.

Con il desiderio di lasciare traccia concreta di dosi, ingredienti e passaggi, ma non solo, ho pensato di portare la mia raccolta nelle vostre cucine. 

Attraverso l'introduzione ho cercato di esprimere una passione nata proprio quando ero bambina. Ed è per questo che la mia speranza è quella di poter far divertire tanti piccoli bambini curiosi e golosi durante i miei laboratori attraverso il gioco, gli esperimenti culinari e le scoperte.

L'interesse ed il consenso che sto riscontrando si stanno trasformando in una solida base per poter proseguire. E ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato in questo progetto e che mi stanno sostenendo con affetto ed approvazione.

La gratifica piu' grande la ritrovo giorno dopo giorno nei sorrisi dei bambini e negli occhi delle mamme e dei papà fieri nel vedere i proprio piccoli cuochi sorridenti e seriamente impegnati. 

E la storia continua ... nella Kitchen di Rig House: Righousekitchen.com e con altri progetti dei quali vi racconterò strada facendo.

La ricetta non può mancare ... un piatto sano e gustoso per tutta la famiglia ... un'idea per le feste ... un trancetto di salmone nascosto in una caramella di carta ... 




Dosi per 4 persone
4 tranci di Salmone fresco
qualche pomodorino
pinoli
prezzemolo fresco
olio di oliva
sale grosso


Ritagliate n° 4 rettangoli di carta forno (50x30 cm) e disponetevi al centro i tranci di salmone. Chiudete le due estremità laterali con della rafia oppure con dello spago da cucina creando così delle grosse caramelle. Cospargete il salmone con un trito di prezzemolo fresco, qualche pomodorino lavato e tagliato a metà e qualche pinolo. Irrorate con dell'olio e terminare con una leggera macinata di sale grosso.
Disponete le vostre caramelle su una teglia da forno e cuocere per circa 10 minuti a 180°.


p.s. Se qualcuno di voi fosse interessato all'acquisto del libricino, potete scrivermi e non mi farà altro che piacere !!! 

Buona giornata,

Carolina

sabato 10 dicembre 2011

I Biscotti dell’Albero di Natale

Eccomi nuovamente qui a raccontarvi un po’ di me. 

Scusate l’attesa, ma sono state giornate di vacanza abbastanza intense. 

Con il post di oggi vorrei raccontare di un ulteriore tassello che va ad aggiungersi a quelli che da circa un anno a questa parte stanno piano piano dando forma un variopinto mosaico. 

Questo week end è e sarà interamente dedicato alla realizzazione di biscotti per l'Albero di Natale. 

Bimbi e bambine accompagnate da mamme, papà, nonne e nonni potranno trascorrere un piacevole momento insieme tra farina, uova, burro e zucchero a velo. 

Due i grandi appuntamenti. 

Un primo momento dedicato ai bambini che hanno animato questo pomeriggio la splendida Kitchen di Rig House (Busto Arsizio - Va) www.righousekitchen.com 

Domani, Domenica 11 Dicembre nel verde parco comunale di Busto Garolfo, si terrà un secondo evento (primo laboratorio ore 10.30 e secondo laboratorio ore 16.00). 

Il mio Laboratorio di Cucina "Cucinare un Gesto D'amore" sta andando oltre i confini del paesino d'origine e spero stia prendendo il volo. 

All'interno del Progetto "Alimentarsi con piacere" ideato da mamma Silvia ed in parte dalla sottoscritta verranno proposti 3 Laboratori di Cucina durante il prossimi mesi. Aprirà le porte il primo incontro che si terrà domani: "I biscotti per l'Albero di Natale". Le adesioni sono state numerosissime.




Seguiranno nei prossimi mesi: "Cucinare un Gesto D'amore", incontro dedicato a mamme e papà, durante il quale riporterò la mia esperienza di mamma in cucina (trucchi, ricette e tanto altro) ed uno in occasione della festa del papà "Papà, facciamo gli gnocchi ?". 




Per voi, e per chi non ha potuto e non potrà partecipare, la ricetta …

Ingredienti
250 gr di farina
100 gr di burro
70 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di fecola di patate
1 uovo
1 bustina di vanillina
1 pizzico si sale
Pasta di zucchero colorata per le decorazioni

Create una fontana con la farina sul piano di lavoro e ponete al centro: il burro a pezzetti, lo zucchero a velo, l'uovo leggermente sbattuto, la fecola di patate, la vanillina ed un pizzico di sale. Impastate tutti gli ingredienti. Otterrete un impasto omogeneo e morbido. Avvolgetelo in pellicola trasparente lasciatelo rassodare in frigorifero per almeno 1 ora. Una volta compatto, stendete la vostra frolla con l'aiuto di un matterellino. Incidete l'impasto con stampini per biscotti natalizi. Rivestite una teglia con carta forno ed adagiatevi sopra i biscotti. Cuocete in forno per circa 8 minuti a 160°. I biscotti dovranno essere leggermente doranti sui bordi, ma chiari al centro. Appena pronti, estraete la teglia dal forno e con una cannuccia di plastica praticate un forellino nella parte alta del biscotto. Lasciate raffreddare completamente. Decorate a piacere i biscotti con pasta di zucchero oppure con glassa colorata. 

Carolina

sabato 3 dicembre 2011

Soffice Crema al profumo di Caffè e Torta al Cioccolato

Ospiti a cena ? Volte fare una bella figura ?

Ecco a voi una ricetta facile facile e velocissima. Potete pensare di prepararla in anticipo e conservarla in frigorifero fino al momento in cui verrà servito il dessert.

Ricorda un po' il Tiramisù, ma con alcune varianti.




Se vi trovate con qualche fetta di torta al cioccolato che non avete mangiato (so che non capita spesso in quanto se la torta è deliziosa non avanzerete neppure le briciole...ma poniamo il caso che accada - io ho volutamente archiviato un paio di fette per realizzare questo dolce) visto che il motto è "non si butta via nulla" ... seguite le indicazioni che vi lascio e vedrete che non vi deluderò !!

Dosi per 6 coppe
4 fette di torta al cioccolato
500 gr di mascarpone
2 uova
4 cucchiai di zucchero semolato
4 savoiardi
Liquore al caffè q.b.
Cacao amaro q.b.


Sbriciolate grossolanamente le fette di cioccolato. Tenetele da parte.
Montate i 2 tuorli con lo zucchero semolato. Otterrete una spuma soffice e chiara.
Montate anche i due albumi a neve fermissima.
Incorporate il mascarpone alla crema di tuorli e zucchero con delicatezza ed unite anche gli albumi montati.
Ponete la crema ottenuta in frigorifero.
Dividete i savoiardi in 3 parti. Ponete circa 50 ml di liquore al caffè in una ciotolina (variate la dose in base ai vostri gusti) ed unite qualche cucchiaio di acqua.
Quando il tutto sarà pronto, potrete passare alla composizione delle coppe.
Sul fondo disponete la torta al cioccolato. Unite un abbondante cucchiaio di crema. Disponete due pezzetti di savoiardo imbevuti nel liquore al caffè.
Terminate con un ultimo strato abbondante di crema. Una spolverata di cacao amaro per finire ...




Le coppe sono pronte !! Rivestitele con pellicola trasparente. Conservatele in frigorifero fino al momento del dessert...

Buon fine settimana a tutti,
Carolina

mercoledì 30 novembre 2011

I Bruscitti da Busti Grandi

Oggi vorrei creare un gemellaggio virtuale tra l'Italia e la France.
Un piatto tipico della cucina tradizionale bustocca, (Busto Arsizio) il mio paese nativo, cotto secondo l'antica ricetta in una pentola in ghisa francese Staub.
Questa ricetta richiede una lunga e lenta cottura e la ghisa vi permetterà di ottenere ottimi risultati.




La tradizione e la storia.
Questo è un piatto della cucina bustocca. Secondo alcuni ha origini zingaresche. Al di fuori della nostro circondario non è un piatto conosciuto, o meglio esistono versioni differenti da quella tipicamente bustocca. La parola dialettale "bruscitt" significa briciole, bruscolini, pezzetti oppure brandelli di carne. Una carne povera, di recupero che non arrivava nelle mense delle famiglie più ricche ma che veniva lasciata sulle tavole dei meno abbienti. Un tempo la carne non era un cibo da gustare tutti i giorni e comunque non si cucinavano le parti di prima scelta ed i tagli pregiati erano destinati alle cucine dei ricchi. Infatti per i bruscitt si utilizzavano parti dure e muscolose che richiedevano una cottura molto lunga. La carne va infatti sminuzzata in modo grossolano sul tagliere, aiutandovi con un coltello ben affilato. Se optate per la versione decisamente più moderna, ovvero se acquistate la carne pronta e tritata non otterrete lo stesso risultato.

L' Associazione " Magistero dei Bruscitti da Busti Grandi " fondata nel 1975 si prefigge di diffondere la tradizione della cucina rustica bustocca.
La Ricetta che segue è tratta dalla trascrizione integrale dell'atto notarile con cui è stata depositata la ricetta originale dei Bruscitti.
I rappresentanti dell'Accademia Italiana della Cucina e quelli del Magistero dei Bruscitti dichiarano quanto segue:

Ingredienti per 6 porzioni:
2 kg di carne tra Polpa reale di manzo, Fustello e Cappello del Prete
Burro 100 gr oppure 4 cucchiai di Olio Extra vergine di Oliva
Pancetta non affumicata 80 gr
2 Cucchiaini di semi di finocchio
1 spicchio di aglio
Vino rosso corposo 1 bicchiere
Sele e pepe quanto basta




"Con un coltello ben affilato tagliare la carne a pezzetti grossi come una mandorla (la carne non va tritata). E' elemento indispensabile mantenere integro il sugo della carne che verrà rilasciato con la cottura e si mescolerà al burro. In una pentola in ghisa di grosso spessore mettere la carne a freddo con il burro, la pancetta (non affumicata) a fettine tagliate sottili, sale e pepe. Aggiungere in mezzo alla carne un sacchetto di garza ben chiuso contente i semi di finocchio e l'aglio. Porre la pentola sul fuoco a fiamma molto bassa con coperchio.
Cuocere per due o tre ore secondo la qualità della carne tenendo sempre il fuoco molto basso.
Ogni quindici minuti di cottura è necessario rimestare con un cucchiaio di legno prestando attenzione a non rompere il sacchetto di garza. Periodicamente provvedere a qualche assaggio e se vi fosse troppo liquido scoprire la pentola o, nel caso vi fosse carenza di liquido aggiungere solo burro. Evitare l'aggiunta, durante la cottura, di altri odori o brodo. Quando si è prossimi all'ultimazione della cottura togliere il sacchetto dei profumi, alzare la fiamma e aggiungere il vino rosso; dopo alcuni minuti di cottura a fiamma vivace ed a pentola scoperta continuare la cottura a fuoco bassissimo sino a che, annusando, sia scomparsa l'asprezza iniziale del vino, situazione che denota l'avvenuto amalgama del vino con il burro. A questo punto togliere dal fuoco e servire ben caldo accompagnando questo piatto con polenta di farina macinata grossa o con fette di 'pane misto' di Busto Arsizio."




Se volete assaggiare e gustare questo piatto della tradzione potete pensare di organizzare una gita a Busto Ariszio durante i mesi invernali oppure nel giorno della "Gioeubia", quando verrà offerto a tutti un piatto di fumati bruscitti nelle piazze del centro.

A presto
Carolina

giovedì 24 novembre 2011

Riso, Zucca & Taleggio fondente

Brrr … il freddo è arrivato. Non solo. Il mio piccolo paesino è avvolto dalla nebbia, che appare sin dalla prime ore della mattina, per poi scomparire durante le ore più calde di luce e ritornare fitta ed intensa durante la sera. Non amo questo clima. Quello che però mi risolleva in tutto questo grigiore sono le prime luci degli addobbi natalizi, che ci portano a pensare che le Feste sono vicine. 

Un piattino come quello che oggi vorrei proporvi non può che scaldare gli animi ed il palato dopo una fredda giornata trascorsa fuori casa …




Dosi per 4 persone
500 gr Zucca Napoletana
250 gr Riso Carnaroli
800 ml circa di brodo vegetale
1 scalogno
Olio Extravergine di Oliva
Sale – Pepe
Grana in scaglie
Mezzo bicchiere di Prosecco


Procuratevi circa 400 gr di zucca napoletana, dalla quale avrete eliminato la spessa buccia, i semi ed i filamenti. Con l’aiuto di un coltello ben affilato, e dopo aver lavato ed asciugato con cura la zucca, procedete al taglio. Tagliatela a fettine fini e sottili prima e poi ricaverete tante striscioline. Preparate un leggero soffritto con olio extravergine ed uno scalogno tritato, lasciate cuocere a fuoco basso per qualche minuto ed aggiungete la zucca. Salate leggermente e fatela stufare per una decina di minuti. Unite circa 250 gr di riso Carnaroli, alzate la fiamma, unite mezzo bicchiere di Prosecco e lasciate evaporare. Abbassate nuovamente il fuoco, ed iniziate a far cuocere il riso aggiungendo del brodo vegetale. Saranno necessari circa 800 ml di brodo, che andrete ad integrare poco per volta ed ogni volta che il brodo aggiunto in precedenza è evaporato.

Mentre il riso cuoce, in una casseruola dal fondo spesso, fate sciogliere circa 500 gr di Taleggio tagliato a pezzetti con l’aggiunta di 3 cucchiai di panna da cucina. Non sarà necessario salare in quanto il formaggio è già molto saporito. La fiamma dovrà essere tenuta moto bassa fino a quando il Taleggio non sarà del tutto sciolto. Spegnete il fuoco. Coprite con un coperchio.

Una volta raggiunta la cottura del riso, spegnete la fiamma ed unite circa 20 gr di burro necessari per la mantecatura. 

Componete il vostro piatto ponendo sul fondo una dose di fonduta di Taleggio calda e con l’aiuto di un coppa pasta create dei piccoli “tortini” di riso che andrete ad adagiare sul formaggio. Terminate con una scaglia di gran arrotolata ed una macinata di pepe. 




Una ricetta tipicamente autunnale sia nei toni che nel gusto.

Mi saprete dire…

Carolina

sabato 19 novembre 2011

Oggi Cucino IO !!!

"Facciamo i Panini"

Carissimi Bimbi,
vi siete divertiti questo pomeriggio al primo corso di cucina "Oggi Cucino IO !!!" ?




Ho visto tanto entusiasmo nei vostri occhioni e nelle vostre piccole manine cariche di tanta energia. Oggi, per chi non è potuto essere presente, abbiamo realizzato deliziosi panini al latte. Questi piccoli bocconcini, croccanti fuori e morbidi dentro, ricoperti con semini di sesamo e papavero, potranno abbellire le tavole durante le Feste. I vostri piccoli cuochi saranno fieri di aver preso parte ai preparativi in cucina e saranno felici di poter gustare insieme a parenti ed amici quello che è stato preparato con le proprie mani. 

Un grazie di cuore ai piccoli Chef per aver trascorso con me un piacevole momento di crescita insieme.

Grazie alle mamme per la collaborazione e per l’attenzione dimostrata.

A presto, Carolina

sabato 12 novembre 2011

I Ravioli della Vigilia

Nella mia famiglia è tradizione storica.

Nella cucina della mia bisnonna, il pomeriggio della Vigilia era interamente dedicato alla preparazione dei ravioli. Circolari sfoglie di pasta all’uovo che racchiudevano un saporito ripieno di carne. Venivano poi tuffati nel brodo fumante e serviti durante il pranzo di Natale. 

Oggi, come un tempo, la tradizione non si è spenta e confezioniamo ancora i ravioli il giorno della Vigilia. La mia mamma ed io, con la supervisione costante della nonna, ci dedichiamo alla preparazione seguendo la ricetta storica. Le mani della nonna sono solo più fragili e stanche oggi, ma credo di intravedere nei suoi occhi la gioia di averci trasmesso una parte della sua storia. I miei bambini condividono attivamente questo momento e spero ne facciano tesoro. 

La ricetta storica prevede la preparazione di un brodo di gallina fatto a regola d’arte ed un saporito ripieno di carne di manzo, vitello, salsiccia, prosciutto crudo e cotto, parmigiano e uova. Una pasta all’uovo impastata a mano e stesa in sottili sfoglie . 




Dosi per 4 persone

Ingredienti:
Per il brodo: 400 gr circa di gallina, qualche osso, aromi come sedano, carota e cipolla. Sale. Versate 1 lt. e ½ di acqua fredda in una pentola. Aggiungete la carne. Portate ad ebollizione lentamente. Eliminate la schiuma che si formerà in superficie. Unite gli aromi e fate bollire per circa 2 ore. Filtrate e riponetelo in un’ampia pentola.




Per il ripieno: una fettina di carne di manzo ed una di vitello, 50 gr di salsiccia, 50 gr di crudo e di prosciutto cotto, 2 cucchiai abbondanti di parmigiano, un uovo intero. 

Cuocete la fettina di manzo e vitello in una pentola con un cucchiaio di olio. Frullate nel mixer la carne, con il crudo ed prosciutto cotto. Trasferite il trito in una ciotola ed unite la salsiccia, il parmigiano e l’uovo. Amalgamate gli ingredienti e lasciate riposare in frigorifero coperto con pellicola trasparente fino al momento di utilizzarlo. 

Per la Pasta all’uovo: 300 gr di farina, 3 uova, 1 cucchiaio di olio extra vergine. Impastate la farina con le uova ed aggiungete l’olio alla fine. Questo lo renderà ancora più elastico. Lasciate riposare la pasta in un canovaccio inumidito. Azionate la vostra macchina per tirare la sfoglia e procedete fino ad ottenere una sfoglia moto sottile. Adagiate la sfoglia ottenuta su un piano di lavoro infarinato. Con un tagliapasta da raviolo incidete la sfoglia. Ponete al centro di ogni cerchietto di pasta una piccola dose di ripieno e chiudete subito il raviolo. Se lasciate passare troppo tempo, la pasta potrebbe seccare e quindi rompersi. Lavorate sfoglia per sfoglia e tenete l’impasto sempre coperto. Resterà umido e quindi elastico. 

Depositate i vostri ravioli su un piano di legno infarinato. Cuocete nel brodo di carne fumante. Servite in piccole zuppiere. Se gradite una spolverata di parmigiano. 




Oggi una sola anticipazione. Il grande lavoro pre-natalizio deve ancora arrivare. Anche quest’anno, come in passato, rinnoveremo la nostra tradizione di famiglia.




A presto,

Carolina





Questa ricetta partecipa al Contest " Ravioli " di About Food




venerdì 11 novembre 2011

Cheesecake con Cioccolato Tiepido

Che rabbia ... che ira ... che ira ... che rabbia …

non potete immaginare quanto fosse buona questa torta.

Morbida, soffice ma soprattutto servita tiepida.

Una scioglievolezza di cioccolato fondente, cacao, panna e mandorle ... 





Strano ma vero questa volta sono riuscita (ed è un raro caso) a seguire una ricetta dall'inizio fino alla fine senza metterci del mio (ad eccezione dei tempi i cottura che ho ridotto). Ho seguito le istruzioni passo dopo passo spostando lo sguardo dal piano di lavoro alle pagine del libro e dal libro ancora sul piano di lavoro fino a quando l’ho accompagnata nel forno. Sono bastati pochi minuti e … profumo di cioccolato nell’aria. 

Soli i nostri ospiti hanno avuto la fortuna ed il privilegio di gustare due fette di questa strepitosa torta al cioccolato ed io solo qualche briciolina … dopo aver scattato le prime foto alla torta intera … abbiamo tagliato due fette da offrire ai nostri ospiti. E che apprezzamenti … Poi siamo passati agli scatti successivi, ovvero al cuore della torta con qualche fetta tagliata, mentre io vista l’ora (tardissimo) mettevo i bimbi in tenuta da notte…una voce dal basso “ Carol…la torta è caduta!”. Mio marito, abile fotografo, ma con poca delicatezza, ha spostato la torta dal piano fotografico al piatto di portata…la carta forno ha ceduto. Uno spettacolo terribile: la mia stupenda cheesecake giaceva al suolo ridotta in mille briciole. 

Tratta dal libro “cioccolato” di Linda Collister, oggi vi presento una strepitosa Cheesecake. 




Per la base, tritate al mixer 230 gr di biscotti Digestive unitevi 60 gr di burro fuso con 60 gr di cioccolato fondente. Rivestite una teglia del diametro di circa 25 cm. con carta forno e pressate il mix di biscotti e cioccolato con il dorso di un cucchiaio. Coprite anche la metà del bordo.

Frullate in ciotole distinte: 2 tuorli con 85 gr di zucchero semolato fino ad ottenere una mousse molto morbida (prima ciotola); 150 ml di panna fresca (seconda ciotola); 2 albumi montati a neve fermissima (terza ciotola). In una quarta (ed ultima) ciotola mettete 250 gr di mascarpone che mescolerete fino a renderlo cremoso. Frullate finemente 50 gr di cioccolato fondente, 45 gr di mandorle spelate e 4 cucchiai di cacao amaro. 

Amalgamate il composto di uova e zucchero con quello di mascarpone, aggiungete il trito di cioccolato e mandorle ed unite 1-2 cucchiai di liquore all’amaretto. Incorporate anche gli albumi con un cucchiaio di metallo ed in 3 riprese. 

Unite il composto ottenuto nella tortiera, sopra alla base di biscotti. Cuocete in forno a 160° per circa 40 minuti. Trascorso il tempo di cottura, estraete la torta dal forno. Lasciatela intiepidire. Con attenzione e delicatezza togliete la carta forno. Servite tiepida. E’ deliziosa. Accompagnate anche con una pallina di gelato alla vaniglia oppure una densa crema. 

Con la promessa di rifarla prossimamente …

Carolina



Questa ricetta partecipa al Contest di Nella Cucina di Ely

"E tu ... di che peccato sei?" 

mercoledì 2 novembre 2011

Bon Bon Lavande et Chocolat

Se amate, come me, la Lavanda, le gradazioni dei suoi colori, il suo profumo intenso e persistente, non potete che farvi travolgere anche dal delicato aroma di questi cioccolatini. 




Quando la panna, il burro ed i fiori saranno in infusione, nella vostra cucina si sprigionerà l’intenso profumo della lavanda. 

E per me è stato inevitabile ricordare … le estati trascorse in Provenza, le distese di lavanda, deliziosi sacchettini di lino chiusi con cura, il campo di bocce a Saint Paul de Vence, il suo mercato della frutta, le essenze di Grasse, le tele arrotolate di un pittore… 

Questi cioccolatini racchiudono non solo un aroma intenso, ma anche ricordi di viaggio ed emozioni. 

200 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaio di fiori di Lavanda
50 gr di panna fresca
25 gr di burro
200 gr di cioccolato fondente per la copertura
in alternativa cacao amaro


Portate ad ebollizione la panna, il burro ed i fiori di lavanda. Togliete dal fuoco, coprite con un coperchio e lasciate in infusione per 1 ora. Sciogliete 200 gr di cioccolato fondente a bagnomaria, filtrate la panna (eliminando i fiori) ed aggiungetela al cioccolato amalgamando con una spatola di legno gli ingredienti. Il composto sarà omogeneo, ma non compatto. Ponetelo quindi per circa 20 minuti in frigorifero. Quando sarà abbastanza compatto, formate delle palline irregolari del diametro di circa 1cm. Disponetele su carta forno e lasciate riposare e rapprendere in frigorifero. Se optate per la copertura con cacao, estraete le palline dal frigorifero e passatele in abbonante cacao amaro. Se, invece, preferite una copertura più croccante, sciogliete i restanti 200 gr di cioccolato sempre a bagnomaria e glassate le palline con il cioccolato fuso. Fatele rapprendere ancora in frigorifero. Servite i vostri cioccolatini in piccoli pirottini. 






I vostri ospiti resteranno piacevolmente stupiti. 

Carolina


Questa ricetta partecipa al Contest " Cioccolatini " di About Food
                                                                                                                                                   

lunedì 31 ottobre 2011

Il nostro Halloween ...

La zucca e stata incisa con abilità e precisione dal nostro Papà, questa sera verrà posizionata sul nostro balconcino. Trasmetterà luce calda e rossa dalla sua grande bocca ed i suoi occhi mostruosi allontaneranno gli spiriti cattivi ….




La Leggenda irlandese di Jack 0’ Lantern narra che Jack trascorreva tutto il suo tempo a bere nelle taverne, da solo e senza mai invitare nessuno. Era molto avaro. Quando Jack morì neppure Dio lo accolse in Paradiso e allora si presentò alle porte dell’Inferno, ma anche il diavolo lo respinse. Jack, sconsolato, prese sotto al braccio una zucca nella quale mise della brace per farsi luce nell’oscurità. Da allora Jack vaga per la Terra con la sua lanterna accesa. La notte da Halloween, in ricordo di questa leggenda, è usanza mettere sui davanzali delle finestre zucche illuminate per scacciare gli spiriti del male. 

Questa sera suoneranno alla nostra porta, come ogni anno, simpatici bambini travestiti da streghe, stregoni, mostri e fantasmi e offriremo loro gommose caramelle… 
“Dolcetto o Scherzetto? “

Trick or Treat, Trick or Treat
Give me something good to eat …
Trick or Treat, Trick or Treat
Give me something good to eat …


Abbiamo trascorso un piacevole pomeriggio insieme in cucina: Andrea e Sofia si sono divertiti a decorare mostruosi biscotti, ragni, occhi inquietanti, fantasmini e simpatiche zucche.




E nella nostra cucina, non poteva mancare una Halloween Cake … 

per la Festa piu’ Zuccosa dell’anno…




Buona notte di Halloween a tutti !!!

Carolina , con i miei piccoli mostriciattoli Andrea e Sofia


venerdì 28 ottobre 2011

Cioccolatini da favola

Buongiorno a tutti,
oggi avrei un regalino goloso per voi ed un segreto da svelare.




L'idea è nata per caso. Tra i numerosi stampi in silicone per cioccolatini proposti, la mia attenzione è caduta su uno stampo lucido, color cacao che mi ha ricordato il profumo del cioccolato fuso, della vaniglia, del burro di cacao...

Le forme sono decisamente da favola e credo che avrebbero potuto benissimo animare il tavolo allestito dal Cappellaio Matto in "Alice nel Paese delle Meraviglie", tra tazze di the fumanti, panciute teiere, orologi e stravaganti animali parlanti.




Toglierò ad alcuni di voi il piacere delle sorpresa, ma condivido con tanti altri la mia idea di quest'anno: "dolci pensierini per Natale". Racchiuderò piccoli cioccolatini in scatolette di carta color panna e le addobberò con fiocchi e nastrini.

Questi cioccolatini sono stati realizzati utilizzando la tecnica del "temperaggio" necessaria per dare lucentezza al prodotto finale. Andiamo per gradi. Prima di tutto è necessario sciogliere il cioccolato. Per questa ricetta ho utilizzato 100gr di cioccolato extra fondente e 100gr di cioccolato bianco. Con queste dosi potrete riempire 2 stampi di silicone come quello riportato nella foto. Procedete partendo dal cioccolato bianco e poi passerete a quello fondente. In questo modo eviterete di avere residui di color cacao sui cioccolatini bianchi. Tagliate il cioccolato con un ampio coltello ben affilato e raccoglietelo in una ciotola che sia resistente al calore. Lasciatelo sciogliere a bagnomaria, ricordandovi che l'acqua non dovrà mai toccare la base della ciotola. Mescolate sempre utilizzando un cucchiaio oppure una spatola di legno. Una volta liquido, togliete il cioccolato dal fuoco. Nel caso il vostro cioccolato dovesse venire a contatto con acqua oppure anche con del vapore si formeranno dei grumi, si indurirà e non sarà più utilizzabile. Per temperare il cioccolato è necessario portare la temperatura del bagnomaria a 45° (non oltre), mescolare sempre con una spatola di legno e rimuoverlo dal fuoco. Il passo successivo è l'abbassamento della temperatura a 27°, attraverso l'aggiunta di altro cioccolato (solitamente 1/4 del cioccolato utilizzato inizialmente) oppure immergendo la ciotola in acqua fresca. Il cioccolato, raggiunti i 27°, v riportato sul fuoco (bagnomaria) fino a raggiungere i 29°-30°. Togliete ora dal fuoco e verificate che il temperaggio sia stato effettuato nel modo corretto. Immergete la punta di una spatola di metallo nel cioccolato, fate raffreddare. Staccate la copertura dalla lama. Se la parte inferiore è lucida e brillante l'operazione è ben riuscita.

Trasferite con delicatezza il vostro primo composto di cioccolato bianco nello stampo in silicone, lasciate raffreddare e ponete in frigorifero. Procedete nello stesso modo con quello fondente. 

Quando i cioccolatini saranno pronti, estraeteli dallo stampo e conservateli in scatole a chiusura ermetica in frigorifero.

Confezionate, seguendo i vostri gusti, scatolette di carta in cui andrete a racchiudere un pensiero goloso che renderà felice la persona che lo riceverà.

Carolina

Con questa ricetta partecipo al Contest "Regali dalla mia cucina: golosità e non solo ..."


 del Blog:  "I Dolci nella Mente"

sabato 22 ottobre 2011

Dolce Bosco d’Autunno

Castagnata 2011 – Scuola Materna Rossetti Martorelli Dairago

Come promesso, oggi vorrei condurvi un po’ nel mio mondo, fatto di piccole e sane cose. In occasione della Festa dedicata alle Castagne, organizzata ogni anno dalla scuola materna che frequenta Andrea, il mio piccolo di 5 anni, ho pensato di racchiudere il tutto in una dolce tavola che potesse rappresentare l’Autunno con i suoi colori, le sua trasformazioni e tutto il suo fascino. I colori caldi delle foglie, che dolcemente si staccano dai rami e planano lente al suolo, lo spuntare di simpatici funghetti colorati e l’inconfondibile profumo delle caldarroste che emanano calore riscaldandoci le mani. La festa di questo pomeriggio è stata il simbolo di tutto questo e attraverso allegre canzoncine tutti i nostri “simpatici funghetti saltellati” hanno accolto una stagione speciale.

“Dolce bosco” perché tutto era commestibile anche i funghi rossi a pois bianchi: un fondo realizzato con zucchero colorato, un torta dalla forma di una gigante castagna dal cuore di pan di spagna, crema pasticcera e crema di nocciole e tanti biscottini di frolla ricoperti con pasta di zucchero.




Ingredienti e dosi per il pan di spagna:
8 uova
240 di zucchero
240 di farina
Essenza di vaniglia 


Montate le uova con lo zucchero a lungo fino ad ottenere una spuma dal colore chiarissimo. Incorporate la farina setacciata ed infornate per circa 30 minuti a 160°. Lasciate raffreddare, sagomate la torta cercando di dare una forma di castagna e tagliate il pan di spagna in 3 strati. (Otterrete 4 dischi).

Ingredienti per la farcitura e procedimento:
Crema Pasticcera 500 gr
Latte 200ml
Crema di nocciole 2 cucchiai
Crema al burro 200 gr ( 100 gr di burro e 100 gr di zucchero)


Unite la crema di nocciole a 200 gr di crema pasticcera ed amalgamate. Partendo dal primo strato, ovvero la base, bagnate con qualche cucchiaio di latte, senza esagerare. Spalmate 150 gr di crema pasticcera e chiudete con il secondo strato. Bagnate anche questo con del latte, unite la crema di nocciole e chiudete. Proseguite nello stesso modo con l’ultimo strato, terminando con crema pasticcera e pan di spagna. Dopo aver farcito la torta, procedete spalmando la crema al burro, ottenuta amalgamando i due ingredienti (burro e zucchero) insieme. In alternativa potreste utilizzare della panna fresca montata. 

Ingredienti per la copertura con Pasta di Zucchero:
Pasta di zucchero 1 kg circa (500 gr marrone e i restanti 500 gr colorata utilizzando coloranti alimentari - arancio, giallo, verde, rosso)

Colorate circa 500 gr di pasta di zucchero con del colorante alimentare marrone, oppure con del cacao amaro, e dividete i restanti 500 gr in parti uguali colorando anche queste con marrone, arancio , giallo e verde per ricoprire le foglie, mentre di rosso per i funghetti. Ricoprite con delicatezza e pazienza la vostra torta con la pasta di zucchero.

Ingredienti per i Biscotti “Dolce Bosco”:
Pasta frolla 500 gr
Pasta di Zucchero colorata


Dopo aver ricavato biscotti a forma di foglie, castagne e funghetti, cuoceteli in forno a 160° per circa 10 minuti. Quando ben freddi, rivestiteli con pasta di zucchero. Ricoprite una tavola in legno con carta alimentare marrone, cospargete con zucchero clorato, ponete al centro la Regina dell’Autunno, spolverate con del cacao amaro, posizionate i vostri biscottini e così vi ritroverete per incanto in un magico bosco autunnale tutto da gustare.

P.s. Questa ricetta partecipa al Contest di Semplicemente Pepe Rosa in collaborazione con Mama Shabby “La Torta D’autunno”. Piu’ Autunno di così ??? 


A presto,

Carolina

mercoledì 19 ottobre 2011

Baby Strudel Mela & Mandorle

Buongiorno appassionate di cucina, il freddo ha iniziato a farsi sentire e possiamo quindi dire "benvenuto Autunno".

Sabato pomeriggio ci attende un pomeriggio dal titolo "La Castagnata" presso la scuola materna che frequenta il mio piccolo ometto ed io sono già nell'ottica di realizzare qualche cosa di speciale. Ovviamente vi terrò aggiornati, visto che le idee sono tante ma il tempo sempre poco.

Oggi vi lascio una ricetta semplice, dal morbido cuore di mela, ma accompagnato dalla croccantezza delle scaglie di mandorle.




Le mele rosse utilizzate, dal colore brillante ed in arrivo direttamente dal Trentino, sprigioneranno tutta la loro dolcezza.

I vostri bambini, inoltre, potranno aiutarvi a realizzare questo facile dolcetto, in quanto a parte il primo delicato passaggio del "sbucciamo INSIEME le mele" il resto è tutto a portata di bimbo. Anche la piccola Sofia si è divertita a cospargere lo zucchero, ma non solo...anche ad assaggiare durante la preparazione ...

Ecco gli ingredienti ed il procedimento
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 mela rossa del Trentino
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di farina di mandorle
2 cucchiai di mandorle a lamelle
zucchero di canna q.b.





Sbucciate la mela e tagliatela a fette. Riducete le fette a striscioline finissime e poi a pezzettini. Conditeli con 2 cucchiai di zucchero di canna, la farina di mandorle e le mandorle a lamelle. Amalgamate il composto.

Prendete la sfoglia, srotolatela e dividetela orizzontalmente in due parti aiutandovi con una rotella da cucina. Dividete poi le due parti ottenute in circa 6 rettangoli. Otterrete così 12 rettangoli di sfoglia all'interno dei quali andrete a porre una piccola parte di composto di frutta. Arrotolate ogni singolo rettangolo. Incidete la superficie con un coltellino, creando 3 piccoli tagli obliqui.

Ponete i rotolini su una teglia rivestita con carta forno. Cospargete con lo zucchero di canna restante ed infornate a 160° per circa 10 minuti.

Servite tiepide cosparse di zucchero a velo.

Buona giornata

Carolina

venerdì 14 ottobre 2011

Cozze, Pomodoro e Rosse di Tropea

Rieccomi. Scusate il ritardo e l’attesa, ma sono stata travolta da un vortice di impegni, riunioni inderogabili (bimbi e scuola) e pensieri, idee e progetti. Piano piano vi aggiornerò su quanto accadrà nei prossimi mesi e spero di ricevere tutto il vostro sostegno. 

Bene, qualche settimana fa - e qui apro subito una parentesi: ho un arretrato di scatti fotografici e ricette enorme e purtroppo non riesco a trovare il tempo per sedermi davanti al pc e scrivere quanto vorrei raccontarvi e qui la chiudo – ho realizzato questa gustosissima ricetta per il mio maritino … ogni tanto, come ai vecchi tempi è bello organizzare qualche cenetta romantica anche se di romantico e di intimo, con i due cuccioli scatenati che si rincorrono in cucina, non c’è proprio nulla … comunque il succo sta nel fatto che il piattino sia stato molto apprezzato. Purtroppo in questa occasione non ho realizzato il pane in casa, ma per la ricetta spero di accontentavi presto, visto che questo sughetto di mare ha necessariamente bisogno di esser gustato con qualche fettina di pane leggermente tostato.




Passo subito alle dosi ed al procedimento.

Dosi per 2 persone
1 kg e ½ di cozze italiane. In questo periodo al mercato se ne trovano ancora. Sono molto più piccole di quelle spagnole, ma decisamente più gustose. 
1 cipolla di tropea tagliata finissimamente
2 cucchiai di olio E.v.o.
500 gr di passata di pomodoro
200 gr di pomodorini tondi freschi
1 spicchio di aglio – sedano - prezzemolo
1 bicchiere di vino bianco
Sale q.b. e pepe
Basilico fresco in foglie


Se avete acquistato le cozze in mattinata, avvolgetele in un panno di cotone da cucina inumidito con acqua e conservate il frigorifero fino al momento della cottura. Se invece dopo averle comprate volete passare subito alla preparazione: lavate le cozze sotto l’acqua corrente. Eliminate quello che comunemente viene chiamato “spago” e se presenti togliete con l’aiuto di un coltellino tutte le impurità che sono rimaste attaccate al guscio. Senza alcuna esitazione cestinate le cozze aperte e semi aperte e quelle rotte. In questo modo eviterete di incorrere in un sicuro mal di pancia. 




Ponete le cozze in un ampio tegame, unite alcune foglie di prezzemolo, uno spicchio di aglio diviso in due ed alcuni pezzetti di sedano. Cuocete a fiamma alta, unite il vino bianco, lasciate sfumare e poi abbassate la fiamma. Quando le cozze saranno aperte saranno cotte. Lasciatele raffreddare. 

Per questa ricetta ho utilizzato delle cocottes mono-porzione Staub. Ponete la vostra cocotte sul fuoco a fiamma viva, unite un cucchiaio di olio e la cipolla di tropea che avrete finemente tagliato in precedenza. Lasciate cuocere per qualche minuto con il coperchio. Unite poi i pomodorini, lavati, divisi a metà e poi la passata. Salate leggermente. Cuocete a fiamma bassa per una decina di minuti. Nell’attesa, eliminate parte delle cozze dal loro guscio e tenetene da parte solo qualcuno per la decorazione finale. Unite le cozze al sughetto di pomodoro e cuocete per altri 10 minuti, sempre a fiamma molto bassa. Tagliate ed abbrustolite qualche fetta di pane. Servite ben calda nelle vostre cocottes mono porzione accompagnando con una macinata di pepe e foglie di basilico. 

Buona “scarpetta” a tutti.

A presto, Carolina

venerdì 7 ottobre 2011

Fagottini Light ~ Bresaola & Robiola

A volte l'apparenza inganna.
Potrebbe sembrare semplice e scontata, ma in realtà non lo é: la gestione di un proprio spazio culinario on line è un'attività abbastanza impegnativa.

Quando mi accade di parlarne racchiudo il tutto in una frase: " E' come avere un terzo figlio".
E' una finestra aperta sul mondo, un orticello coltivato con amore, cura e costanza.
Nel corso degli ultimi mesi ho ammirato sbocciare alcuni fiori e ho raccolto con immenso piacere qualche dolce frutto.

Alla base di tutto ci deve essere una grande passione per la cucina, per la ricerca continua di nuove ricette ed interessanti spunti creativi.Il tempo, inoltre costituisce un elemento fondamentale. Se dovessi ripensare alla mia vita un anno fa, quando il blog non era neppure nei miei pensieri, le mie giornate erano ricche di impegni. Oggi, la quotidianità della mia famiglia è ancora più frenetica, ma riusciamo a trarne benefici.
Il mio angolo di cucina virtuale, come qualcuno mi ha detto, è ormai parte integrante della mia giornata e credo difficilmente riuscirò a farne a meno.
Inoltre, da sempre amici e conoscenti mi chiamavano alla ricerca di ricette, a volte suggerimenti per menu completi e consigli culinari.Oggi tutte le informazioni date per telefono oppure lasciate scritte su qualche foglietto volante possono trovare una giusta collocazione tra le ricette del mio Cafe.

La ricetta di oggi trae spunto da un ultimo suggerimento dato a voce ad una carissima amica, Elisa.
Visto che non amo piu' lasciare appunti di ricette scritti a mano su post-it gialli da ufficio oppure dettare al telefono dosi e procedimenti, ho pensato che forse sarebbe stato utile pubblicare anche questa. Oggi troverete non solo i passaggi e gli ingredienti, ma che l'immagine che racconta molto piu' di tante parole.




Dedicata anche a Valentina (di My Taste for Food) che nei suoi ultimi post ha raccontato di un corso di cucina in cui le hanno insegnato a realizzare una crema simile a base di di formaggio fresco alle erbe. Cara Valentina, qui trovi la mia versione, avvolta da sottili fette di bresaola. Spero tu possa trarne spunto e che ti faccia piacere.

Ingredienti:
12 fette sottili di Bresaola
200gr di Robiola
Erba cipollina fresca
Prezzemolo fresco, qualche foglia
Basilico fresco, qualche foglia
Pepe nero in grani
Un cucchiaio di Olio E.V.O.


Ponete la robiola in una ciotola, riducete alcuni steli di erba cipollina a piccoli pezzetti con l'aiuto delle forbici da cucina, unite anche il prezzemolo ed il basilico finemente tritati. Una macinata di pepe nero ed un cucchiaio di olio. Amalgamate il tutto. Ponete le fettine di bresaola sul piano da lavoro ed adagiate un cucchiaino di crema di formaggio alle erbe al centro. Con le mani chiudete delicatamente ogni singola fetta e decorate avvolgendo alcuni steli di erba cipollina attorno. Conservate in frigorifero ed estrarrete qualche minuto prima di servire.

Ricetta light, semplice e gustosa.

Buona giornata a tutti,

Carolina

martedì 4 ottobre 2011

Gamberi B&B ~ Basilico & Bacon

Sono mesi che mi prometto e riprometto di scrivere questa ricetta, ma ogni volta che arriva il momento di immortalare il piatto … il profumino è talmente allettante che ci guardiamo e diciamo, fotografiamo la prossima volta. Bene, questa volta non ci siamo fatti traviare dal delizioso profumo del vino bianco secco, del basilico e dal gusto affumicato del bacon e siamo finalmente riusciti a fare qualche scatto.




Questa ricetta appartiene al mio archivio storico. Credo siano trascorsi almeno 14 anni da quella calda sera d’estate quando mi impossessai della cucina e dei fornelli della nonna per organizzare una cenetta con amici. Sono trascorsi anni, ed io sono cresciuta un po', ma questa intramontabile ricetta non ha mai perso il suo fascino.




Troverete le dosi per 4 persone. Un consiglio: abbondate con l’acquisto dei gamberi in quanto andranno a ruba. 

6 Gamberi grigi freschissimi per persona (24 gamberi)
24 fette sottilissime di Bacon
24 foglie grandi di Basilico fresco
Mezzo bicchiere di Vino Bianco secco
1 spicchio di aglio intero
Qualche bacca di Pepe Rosa
Olio E.V.O. – 2 cucchiai
Sale grosso aromatizzato


Pulite i gamberi ed eliminate il carapace lasciando attaccata solo la coda. Incidete i gamberi sul dorso ed eliminate il filo nero. Lavateli ed asciugateli. Poneteli in una terrina con il vino bianco, lo spicchio di aglio, qualche bacca di pepe rosa, due cucchiai di olio e lasciate riposare per almeno 1 ora. Scolateli dalla marinata ed avvolgete ogni gambero prima con una grande foglia di basilico e poi con la fettina di bacon. Procuratevi alcuni stecchini di legno per spiedini ed infilzate circa 3 gamberi per stecchino. Cuoceteli su una bistecchiera rovente che avrete scaldato a fiamma viva per qualche minuto. Servite caldi accompagnando con del sale grosso aromatizzato. Salate a piacere.




Archiviate questa ricetta. Mi saprete dire…

Carolina