Ci provo.
Dopo giorni di assenza cerco di riprendere le fila.
E' un momento estremamente delicato della nostra vita e l'essere demoralizzata non mi permette di gestire al meglio tutto quello che vorrei e dovrei fare.
Come avete potuto notare, i momenti dedicati a questo diario si sono diradati.
Riprendo la postazione scrittura.
Estremamente freddolosa come sono, adoro le copertine soffici ed avvolgenti.
Quella rossa con i cuoricini bianchi mi sta attorno, ora, come fosse un caldo abbraccio.
La boulle dell'acqua calda diffonde calore ed è diventato un dolce rituale prima del sonno.
I momenti migliori sono quelli che si possono cogliere all'alba oppure la notte quando tra le mura regna la pace.
Il brusio che in questo momento giunge dal piano superiore non mi permette di concentrarmi come vorrei.
Scrivere non è solo questione di tempo, ma è pura concentrazione.
Mi rendo conto che i pensieri più sentiti emergano quando sono sola, in silenzio, spesso alla guida oppure durante le mie fughe correndo con la speranza di allontanare il nervosismo e lo stress.
In quei momenti vorrei avere con me uno straccio di carta per poter annotare ogni minimo pensiero, che fugge via dissolvendosi quando cerco di riprenderlo.
Scrivere è pura ispirazione ed in questo periodo è proprio ciò che mi manca.
Sabato mattina: Milano city tra moda, nuovi look e tendenze.
Ho ripercorso quel Viale che per mesi ho attraversato per raggiungere lo studio dell'Avvocato.
E pensare che credevo fossero momenti difficili, quelli.
Un aria decisamente pungente sul mio viso.
Le mani riparate nelle strette tasche del piumino.
I guanti, ancora una volta, erano rimasti a casa nel cassetto.
Mi sono ritrovata nello shopping milanese, dopo anni. Forse.
Infastidita dalla presenza di troppe persone.
Volti sconosciuti, apparentemente inaffidabili.
Musica assordante fuoriusciva da alcune vetrine.
Mi sono sentita così diversa, lontana da quel mondo, che un giorno mi apparteneva. Sono fuggita.
L'incontro con i miei bambini e Stefano: una romantica ed affascinante, nonché istruttiva visita al Planetario alla scoperta dei Pianeti.
Il cielo stellato così colmo di stelle come solo in certi luoghi si può pensare di vedere ed un flash back a quella notte ... sull'Isola quando sembrava che le stelle fossero così vicine a noi.
Dall'universo alla realtà: un brusco passaggio.
Una fastidiosa pioggerellina ci ha ricondotti a casa, lontano dalla city.
Un tassello si è aggiunto e da oggi osserveremo il cielo con occhi diversi.
Ritornando con i piedi sulla Terra ... o meglio in cucina, la ricetta di oggi prevede un risotto classico anche se la mia versione è leggermente rivisitata.
L'obiettivo è quello di mantenere distinti il profumo e la consistenza dei funghi porcini dalla purezza dei chicchi di riso. A voi i commenti ...
Dosi ed Ingredienti per 4 persone
320 gr Riso Acquerello
1,5 l di brodo di carne
(arricchito con sedano, carota, cipolla ed una foglia di alloro - sale grosso un cucchiaio)
400 gr di funghi porcini freschi
1/2 bicchiere di prosecco
20 gr di prezzemolo fresco tritato finemente
60 gr di parmigiano reggiano
40 gr di burro
sale grosso
olio extravergine di oliva
Preparate con largo anticipo il brodo di carne. Profumatelo unendo una carota, del sedano, una cipolla ed una foglia di alloro fresca. Aggiungete un cucchiaio di sale grosso.
Pulite i funghi, tagliateli a fette abbastanza spesse, disponeteli in una pentola, unite un filo di olio ed una macinata di sale grosso.
Tostate il riso in una casseruola con un filo di olio, sfumate con il prosecco e lasciate evaporare. Unite il brodo fumante poco alla volta, fino a quando quello aggiunto non sia del tutto evaporato. Regolate di sale, se necessario.
Nel frattempo preparate in un pentolino il burro aromatico per la mantecatura. Fate sciogliere il burro, unite il parmigiano ed il prezzemolo. Lasciate riposare.
Quando il riso è quasi pronto, fate cuocere i funghi per un paio di minuti (dovranno mantenere la croccantezza) unite il burro aromatico e mantecate il riso.
Aggiungete un pizzico di prezzemolo tritato ai funghi.
Disponete il riso nei piatti individuali, completate con i funghi e servite.
Si ringrazia
Riso Acquerello per avermi dato l'opportunità di utilizzare i propri prodotti nella mia cucina ed il nonno Albert (ovvero il mio papà) per aver acquistato i migliori funghi porcini che si potessero reperire in zona !!
Un abbraccio,
Carolina